Come abbiamo raccontato nelle scorse settimane, sono attualmente in via di approvazione alcuni trattamenti specifici per le bronchiectasie non dovute a fibrosi cistica.
Si tratta di una svolta epocale nella gestione della malattia che fino ad oggi si è basata esclusivamente sul controllo dei sintomi – tosse cronica, produzione di catarro, infezioni ricorrenti, mancanza di fiato – senza una terapia mirata.
Accanto all’innovazione farmacologica, resta però centrale un altro aspetto: nutrizione e stile di vita.
La malnutrizione è infatti un rischio frequente nei pazienti con bronchiectasie e può peggiorare il decorso clinico, ridurre le difese immunitarie e influire negativamente sulla qualità della vita.
Per questo abbiamo partecipato a un progetto di sensibilizzazione con due obiettivi principali:
- aumentare la consapevolezza dei pazienti sul ruolo della nutrizione nelle diverse fasi della malattia;
- sensibilizzare i clinici a integrare l’aspetto nutrizionale nella presa in carico multidisciplinare.
Abbiamo realizzato anche un vademecum pratico con indicazioni semplici e concrete come:
- monitoraggio del peso
- frazionamento dei pasti
- cibi ad alta densità energetica
- idratazione
- strumenti utili per prevenire o gestire la malnutrizione.
Perché se è vero che la ricerca ha fatto passi enormi con la scoperta di molecole molto promettenti prossime all’approvazione, la vera presa in carico resta globale: terapia, nutrizione e qualità della vita devono camminare insieme.
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