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Quali sono, ancora oggi, le difficoltà vissute dai pazienti con asma grave? Quanto è importante il ruolo dell’informazione e della consapevolezza e sensibilizzazione su questa patologia e cosa significa, concretamente avere a disposizione una nuova opzione terapeutica per il trattamento dell’asma grave?

A tutte queste domande risponde la nostra Presidente Simona Barbaglia in una intervista rilasciata durante una conferenza stampa nel corso della quale è stata annunciata la concessione da parte di AIFA della rimborsabilità di un nuovo anticorpo monoclonale per il trattamento dell’asma grave non controllato.

A oggi sono ancora molti i bisogni insoddisfatti del paziente con asma grave, che convivono con una patologia complessa che ha ripercussioni importanti su ogni aspetto della vita. Nonostante il peso della patologia abbia forti implicazioni sia dal punto di vista fisico che psicologico, con ricadute anche su lavoro e socialità, l’asma grave è ancora sottostimata e poco riconosciuta.

Molte persone che convivono con sintomi tipici dell’Asma Grave non hanno ancora una corretta diagnosi.

Molti pazienti che hanno già una diagnosi di Asma Grave non sono candidabili ai biologici già prescrivibili e quindi aspettano con impazienza che la ricerca offra loro UNA opportunità di cura.

Ed infine ci sono persone che hanno una diagnosi di Asma Grave, hanno già provato un percorso con uno o più biologici senza esito positivo sulla qualità di vita e quindi anch’essi aspettano con impazienza che la ricerca offra loro una nuova possibilità di cura.

Per tutti questi motivi siamo felici dell’approvazione di una nuova opzione terapeutica in grado di rispondere a un significativo bisogno insoddisfatto che permetterà a tutte queste persone di poter avere a disposizione un trattamento efficace e sicuro in grado di controllare meglio la patologia e migliorare la qualità di vita.

La nostra associazione è impegnata infatti già dal 2018 sul fronte del riconoscimento dell’Asma Grave come patologia invalidante distinta dall’Asma che porti quindi questa patologia anche per l’adulto all’inserimento nel Piano Nazionale della Cronicità e nei LEA con l’assegnazione di un codice di esenzione diverso dall’asma, che comprenda un più ampio ventaglio di prestazioni diagnostiche e terapeutiche gratuite, oltre alla garanzia di tutele sociali ad oggi non commisurate alla severità della malattia.

 

Qui a sinistra il link all’intervista alla nostra Presidente

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