Il network SANI
Le Società Scientifiche SIAAIC – Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica e SIP/IRS – Società Italiana di Pneumologia/ Italian Respiratory Society in collaborazione con Federasma nel 2016 hanno dato vita alla creazione di un Network di Centri di eccellenza nella cura dell’Asma Grave diffusi su tutto il territorio nazionale, selezionati sulla base di precisi requisiti definiti dalle più rigorose linee guida internazionali, ciascuno dei quali garantisce la presenza di adeguate risorse strumentali e conoscenze clinico-scientifiche. Il Network ha come obiettivo principale quello di creare un osservatorio dettagliato per il monitoraggio della patologia. Centri aderenti al network SANI
• L’allergologo e i pazienti •
Il ruolo dell’allergologo nella gestione del paziente con asma grave. AAITO (Associazione Allergologi e Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri).
I dati relativi ai pazienti affetti da Asma Grave nel nostro Paese sembrano paradossali se si considerano le accresciute conoscenze recenti sulla eziopatogenesi e sulla disponibilità di nuovi trattamenti. Per agire sul piano della prevenzione è necessario prestare costante attenzione alle misure di educazione sanitaria e sociale, necessarie a correggere gli stili di vita che tendono a far peggiorare l’Asma, come ad esempio l’esposizione ad ambienti contaminati da allergeni o da fumo, la sedentarietà e l’eccesso di peso corporeo. Per identificare in modo efficiente i pazienti con questa condizione clinica è necessario distinguere i non pochi asmatici che presentano sintomi perché non eseguono correttamente la terapia inalatoria da quelli in cui questa terapia non funziona adeguatamente e sono costretti ad impiegare farmaci cortisonici per via generale, spesso con beneficio parziale e con importanti effetti collaterali. Il ruolo dell’allergologo nella gestione di questi pazienti è di fondamentale importanza non solo per l’identificazione delle forme di Asma allergico, che rappresentano le più numerose tra quelle insorte più precocemente ma anche per la gestione, delle comorbidità, quale la rinite allergica o l’allergia alimentare. Inoltre, per le sue competenze immunologiche, l’allergologo, insieme allo pneumologo, rappresenta lo specialista di riferimento per l’utilizzo dei moderni farmaci biologici, terapia di precisione per il trattamento di asmatici gravi con specifiche caratteristiche biomolecolari.
• Il bambino con Asma Grave •
I bambini con Asma Grave rappresentano circa il 5% degli asmatici in età pediatrica. Questa piccola percentuale di pazienti, tuttavia, rappresenta una grande sfida per i medici che li hanno in carico, per le famiglie che devono affrontare la gestione quotidiana e per i ricercatori che devono trovare le risposte più adeguate ai quesiti patogenetici e alle esigenze di gestione pratica sulla base delle evidenze scientifiche che si rendono disponibili sulla base dei dati sperimentali degli studi in corso.
Questi bambini sono spesso, e talora eccessivamente, limitati nelle loro attività quotidiane con effetti negativi sulla qualità di vita; se non appropriatamente inquadrati e trattati presentano frequenti gravi riacutizzazioni e subiscono alterazioni della funzionalità respiratoria che possono persistere nel tempo. Inoltre possono manifestare effetti secondari correlati alle terapie croniche assunte.
L’insieme di tali condizioni espone i bambini e gli adolescenti con Asma Grave al rischio di un non adeguato controllo di malattia attuale e futuro, con ripercussioni che si potranno mantenere e rendere ancora più evidenti nel corso della vita adulta.
Se non ben gestita, l’Asma Grave del bambino si tradurrà in una problematica che caratterizzerà la vita del paziente ben oltre il confine dell’età pediatrica, con conseguenti elevati costi medici e sociali presenti e futuri.
Qui puoi trovar i Centri di Pneumologia pediatrica.
• Asma e adolescenza •
La gestione in adolescenza dell’Asma bronchiale, come di altre malattie croniche, comporta difficoltà peculiari legate a diverse variabili operanti in questa fascia di età: i noti atteggiamenti di insofferenza e ribellione a regole e precauzioni imposte dagli adulti, i possibili imbarazzo o vergogna nel dichiararsi “malati” o nell’utilizzare farmaci soprattutto se in pubblico, la transizione delle cure dal pediatra al medico dell’adulto con le criticità che questo passaggio di consegne comporta, l’instabilità dell’Asma sotto l’effetto delle fluttuazioni degli ormoni sessuali (soprattutto nelle femmine), a dispetto del vecchio luogo comune che l’Asma passa con la pubertà, e non ultimo, il diffondersi dell’abitudine al fumo di tabacco e il dilagare dell’obesità e della sedentarietà, entrambi fattori di aggravamento dell’Asma. La conseguenza di tutto ciò è che in adolescenza spesso l’Asma viene negata, rigettata, non riconosciuta e non trattata adeguatamente e aumentano i casi di asma grave o fatale. Per prevenire ciò è fondamentale conseguire un ottimale e scrupoloso controllo dell’Asma, convincendo l’adolescente che se si cura adeguatamente può condurre una vita normale come i suoi coetanei, e informando lui e la famiglia dei rischi connessi a scarsa assistenza nel tempo, insufficiente aderenza alla terapia, mancanza di un piano di azione personalizzato e scritto, sottostima dei segnali di aggravamento, esposizione a condizioni non salutari come il fumo di tabacco.