Nella donna l’asma può variare nella gravità delle manifestazioni cliniche in seguito a variazioni ormonali, come avviene per esempio in gravidanza e nella menopausa. Il suggerimento è fare riferimento ad un centro Pneumologico dove deve essere sottoposta ad accertamenti spirometrici, a test farmacologici (broncodilatazione e test alla metacolina) e se necessario ad un completamento dei test per le allergie ad inalanti. La percezione del legame fra asma e reflusso gastroesofageo è esatta. Il reflusso è una condizione che riguarda l’apparato digerente ma che ha importanti riflessi sull’apparato respiratorio sia di pazienti normali che di pazienti asmatici. Quando presente deve essere adeguatamente trattato. Se un paziente asmatico è correttamente inquadrato ed esegue in modo costante e corretto la terapia inalatoria ma non sta bene dobbiamo sempre sospettare che qualche patologia sottostante “crei disturbo” all’asma, ed il reflusso è una di questa condizioni.
Inoltre, è possibile che non si stia assumendo una idonea terapia anti-asmatica e pertanto i sintomi asmatici (complice la menopausa) peggiorano sempre più.
Il consiglio degli specialisti è quindi quello di sottoporsi sempre a visita specialistica con spirometria allo scopo di fare una valutazione delle funzioni respiratorie e quindi decidere la terapia migliore.